Signora maestra è stato Pierino, no è tutta colpa di Carletto e tutta la classe prende posizione a favore dell’uno o dellaltro.
È questo lo scenario che si presenta ai nostri occhi in questi giorni assurdi della guerra in Ucraina. Chi a favore di Putin che si ribella a chi vuole puntargli una pistola alla tempia per poterlo ricattare, chi a favore di Biden, che partendo dagli effetti e non dalla causa, accusa i russi di egemonia espansionistica.
Mi dispiace, non sono d’accordo. Per me la colpa è tutta di Elon Musk che con la sua politica a favore del motore elettrico per un ambiente più sano, metterebbe le sette sorelle con le ginocchia a terra.
Primo effetto di questa guerra è stato il rincaro delle risorse energetiche ed a questo punto mi torna alla mente il progetto di Enrico Mattei di affrancarsi dal ricatto americano rimettendoci la vita.
Perché non far saltare in aria Musk, visto che è lui che sta promuovendo, a livello esecutivo, il motore elettrico, magari insieme a Greta Thunberg, teorica del movimento?
Una guerra contro l’Australia è difficile scatenarla, non ci sono appigli, logisticamente non avrebbe senso e comunque il processo verso le energie alternative appare irreversibile, per cui a questo punto è meglio provocare un evento che faccia schizzare i prezzi per garantirsi la migliore speculazione.
Chi ci sarà dietro questo disegno criminale? Chi ha letto la serie di articoli sul Bielderberg, nella pagina politica, può farsene un’idea, io mi limito a farneticare. Prima ho farneticato su chi potesse avere la colpa della guerra in Ucraina, ora lasciatemelo fare nel trovarne i pretesti.
Io mi immagino uno scenario in cui il Bilderberg si riunisce in una grande stanza e i veri big cominciano ad analizzare la situazione che mina il loro potere. “quella stronza di Greta Thumberg e quell’altro idiota di Musk stanno facendo di tutto per metterci sul lastrico, dobbiamo fare qualcosa o finiremo con le pezze al culo”.
Cominciano ad andare su e giù camminando per la stanza ognuno tirando fuori le idee che balenano nella loro mente ma che non trovano consensi fino ad arrivare a guardarsi negli occhi con la lampadina accesa bocciandole senza neanche esporle.
Idea, facciamo una ricerca in internet e cerchiamo qualche suggerimento: oscuriamo facebook, troppo poco; impediamo l’accesso ai siti porno, lì vi accedono una miriade di persone: no, dopo non possiamo vederli neanche noi. Allora prendiamo spunto dalla storia, il ratto delle sabine: no è troppo lontano nel tempo, dobbiamo partire da anni più recenti, “dal Vietnam? No troppo scontato, continuiamo a cercare. Ci vorrebbero due persone manovrabili, Biden va bene, non capisce un cazzo, ma l’altro? Ideale sarebbe Putin, ma come coinvolgerlo? Gli promettiamo un abbonamento ad una casa di tolleranza?
Dopo circa 4 ore di estenuanti ricerche ecco che si alza trionfante uno dei partecipanti mostrando una foto che lascia con il punto interrogativo i presenti. Che vi dice questa foto? Che ci sono due rincoglioniti che firmano dei fogli seduti ad un tavolo. Sono Reagan e Gorbaciov che firmano il trattato sulla non proliferazione delle armi atomiche e sull’avvio della pace nel mondo.
Mettiamo un presidente fantoccio in Ucraina e facciamogli chiedere di aderire alla nato approfittando del fatto che Trump ha abiurato il trattato, così la Russia si sentirà le bombe atomiche sotto il sedere.
Che bella idea che hai avuto, sei proprio un genio, procediamo, io intanto vado a prendere i pop corn. Grazie per aver salvato la nostra razza….de fij de ‘na mignotta
8 marzo 2022 Enrico Masucci
“Tesla scende in campo, e lo fa a modo suo. L’azienda di Elon Musk , considerato l’uomo più ricco del mondo, ha deciso che darà ai suoi dipendenti ucraini almeno tre mesi di paga per andare a combattere e difendere il proprio Paese dall’invasione russa. Lo racconta il sito americano Axios.” Skytg24
Probabilmente solo una manovra pubblicitaria, ma MOLTO esplicita.
Oggi si fa a gara a chi è più solidale con la popolazione Ucraina, stupenda esternazione d’umanità, ma piani realistici e pacifici, per un domani più sereno, non se ne vedono.