Quali sono stati gli effetti del COVID-19 sulla nostra salute mentale? Come contrastarli? L’arrivo del COVID-19 ha bruscamente scosso la quotidianità della società in ogni suo aspetto.
Tutto il mondo ha subito, oltre ad una iniziale e disarmante sconfitta sanitaria, un forte impatto negativo rivelando una profonda crisi socio-economica e disagi psicologici non indifferenti. La conseguente quarantena con le annesse restrizioni ha contribuito attivamente all’esasperazione di sentimenti di incertezza e frustrazione, vissuti in una situazione senza precedenti svelando quanto l’essere umano ne fosse emotivamente impreparato.
Le normative governative sono necessarie per garantire la sicurezza di tutti gli individui ma la gestione delle problematiche psicosociali causate dal COVID-19 non trova ancora una strategia omogenea diretta.
Numerosi studi riportano come la quarantena e le sue restrizioni abbiano favorito la presenza di disturbi psicologici, insonnia, irritabilità, disturbi emotivi e depressione. Tra le reazioni psicologiche più comuni inoltre sono state riscontrate paure incontrollate legate alle infezioni, ansia correlata all’isolamento sociale, frustrazione e noia legate principalmente alla mancanza di libertà , solitudine e allontanamento dai propri cari. Anche le funzioni cognitive e la competenza decisionale sono state influenzate negativamente dalla pandemia e hanno risentito dell’aumento di abuso di alcol e droghe associato all’isolamento sociale. Tra i fattori di rischio è importante considerare l’influenza della mancanza di forniture adeguate (es. mascherine, cure mediche), la disinformazione e la confusione riguardo messaggi mediatici contraddittori.
Come possiamo contrastare gli effetti negativi che la pandemia ha portato con sé? Non dobbiamo dimenticare che possediamo delle risorse preziose che possono fungere da fattori protettivi in situazioni gravi che minacciano il nostro benessere psicofisico. Lo sviluppo tecnologico ha permesso di metterci in contatto nonostante chilometri di distanza: mantenere anche se telematicamente un buon supporto sociale permette di tutelarci dalle minacce dell’isolamento e della solitudine. Inoltre, sostenere un buon equilibrio tra una dieta sana e un’efficace attività fisica favorisce il miglioramento del tono dell’umore diminuendo i pensieri negativi e alleviando i sintomi di ansia, stress e depressione.
L’ inatteso cambiamento della routine quotidiana ha consentito l’aumento del tempo personale a disposizione che può essere usato per dedicarci alle nostre passioni, alla riflessione e al prenderci cura di noi stessi, tutti fattori utili alla nostra crescita personale e alla scoperta più profonda di noi stessi.
Fornendo servizi psicologici adeguati si può contenere e gestire l’impatto negativo che il COVID-19 ha avuto sul benessere psicofisico dell’individuo e di tutta la comunità. Il sostegno psicologico favorisce inoltre l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo e il riconoscimento delle emozioni, arginando le conseguenze negative della pandemia, al fine di promuovere e migliorare la qualità di vita.
10 marzo 2021 Carla Silvestri
*Dottoressa in Psicologia Clinica della salute e Neuropsicologia
BIBLIOGRAFIA – G Serafini, B Parmigiani, A Amerio, A Aguglia, L Sher, M Amore, The psychological impact of COVID-19 on the mental health in the general population,QJM: An International Journal of Medicine, Volume 113, Issue 8, August 2020, Pages 531–537.