Il coronavirus ha causato molti danni ma un merito lo ha: ha permesso di meditare ed a me piace fantasticare sulle più svariate situazioni che potrebbero capitare, o almeno desiderare. Così (ma non sono l’unico a farlo) mi sono lasciato andare a voli pindarici per immaginare quale futuro voler costruire per noi ed i nostri figli. Il covid19 si presenta come una fantastica occasione che dovremmo cogliere al volo, un treno che difficilmente potrebbe passare un’altra volta (almeno così si spera) e per questo bisogna mettersi subito al lavoro per ridisegnare il mondo o perlomeno la nostra nazione di concerto con l’Unione Europea (non questa attuale, ma quella pensata da Spinelli e prima ancora di lui da Proudhon, altrimenti meglio non starci). Qual è l’obiettivo finale da raggiungere? Per me è quello di creare un ambiente basato sull’ecologia e la cultura; lo diciamo da sempre che l’Italia potrebbe vivere di questo, incrementando il turismo; si abbia il coraggio di metterlo in pratica, abbracciamo le energie alternative, incrementiamo i depuratori, liberiamo il mare e la terra dalla plastica, ma soprattutto modifichiamo noi stessi. L’intelligenza dell’uomo si misura nella capacità di rivedere il proprio pensiero cambiando atteggiamento, il modo di vivere e la predisposizione verso il prossimo.
Nei sotterranei dei nostri musei esistono migliaia di reperti che non vedranno mai la luce, tantovale vendere quelli meno fondamentali per noi e fare cassa per sistemare il bilancio dello stato