Su questo punto, personalmente, ritengo si debba fare un distinguo: un conto è la fede in Dio ed un altro è il seguire una religione. La prima prescinde dai dogmi che vengono imposti dai lottizzatori di Dio che furono creati dall’uomo per controllare le masse e che originano la tesi della contrapposizione della scienza con l’esistenza di Dio. Essendo un relativista, non posso definirmi ateo o credente, in ambedue i casi sarei un’assolutista, sono agnostico per cui non escludo l’esistenza di Dio anzi sono più propenso a credervi ed a vederne la sintonia con la scienza.
Non credo invece a quello che ci propina il vaticano, che ritengo l’organizzazione criminale più potente che sia mai esistita al mondo, tutta l’impalcatura fu costruita dopo duecento anni circa la presunta nascita di Cristo ed i primi effetti iniziarono nel trecento con l’ atto di donazione di Costantino che fu poi dimostrato falso da Lorenzo Valla nel 1450 circa. Ma se riflettiamo sul periodo storico, non possiamo non porci alcuni dubbi: i romani conquistarono il mondo, fino ad allora conosciuto, grazie alla loro tolleranza sia politica che religiosa; come mai perseguitarono proprio i cristiani? All’epoca in cui si fa risalire la nascita di Cristo, vivevano scrittori del calibro di Seneca, Plinio il vecchio ed il giovane, Petronio; come mai non scrissero nulla al riguardo. Sempre nel 300 fu rinvenuto uno scritto apocrifo di tal Giuseppe Flavio, scrittore nato a Gerusalemme, conosciuto come logorroico che per qualunque fatto, anche il più insignificante, scriveva pagine e pagine ma che in quel caso si limitò a poche righe.