“Scusami, mi sono innamorata di Trasformer, ti lascio. È così diverso, brillante, vario, che mi ha preso il cuore e lui mi ricambia”.
È quello che potresti sentir dire da tua moglie andando avanti nella sperimentazione dei robot. Ci salveranno dalle mogli? W il progresso.
Ma a parte gli scherzi, sono sinceramente preoccupato. Passi la creazione di android più o meno intelligenti che aiuteranno l’uomo nel lavoro se saremo capaci di coordinare ed armonizzare l’uomo e la macchina, altrimenti ci sarà un devastante involuzione, che porterà inevitabilmente a conflitti sociali.
Attualmente sono previsti tre tipi di intelligenze artificiali: una debole destinata ai lavori umili, una media che sopperisce all’impiegato medio e una superiore che soppianterà i lavoratori intellettuali e questo mi va meno bene: commercialisti, avvocati, medici, manager di azienda e altri, non potranno raggiungere i livelli di capacità delle macchine che sapranno trovare le soluzioni più idonee alla soluzione dei problemi.
Se non sarà regolamentata la materia corriamo il rischio di autoestinguerci. Un codice etico è più che necessario; non che non se ne sia parlato, la UE ha predisposto un documento in cui sono affermati alcuni valori:
• Rispetto per la dignità dell’uomo
• Libertà dell’individuo
• Rispetto per la democrazia e per la giustizia
• Eguaglianza e non discriminazione
• Diritti dei cittadini
Ma non sono sufficienti, sono principi programmatici e non precettivi per cui oltre ai principi sono state stilate le linee guida
• Supervisione umana: l’intelligenza artificiale deve essere al servizio dell’uomo e non deve invece ridurne, limitarne o fuorviarne l’autonomia; inoltre, non devono essere sviluppati sistemi che mettano a rischio i diritti fondamentali dell’uomo. La persona deve restare autonoma e in grado di supervisionare il sistema stesso.
• Solidità tecnica e sicurezza: gli algoritmi devono essere affidabili e sviluppati in modo tale che la sicurezza non venga messa in pericolo durante l’intero ciclo di vita del sistema.
• Privacy e governance dei dati: i cittadini devono sempre essere informati dell’utilizzo dei propri dati personali nel massimo rispetto della normativa UE sulla privacy per l’intero ciclo di vita del sistema che fa uso dell’intelligenza artificiale.
• Trasparenza: significa tracciabilità dei sistemi di intelligenza artificiale. Tutti i dati utilizzati, inclusi gli algoritmi, vanno documentati; solo così si potranno capire i motivi per cui, ad esempio, una decisione basata sull’intelligenza artificiale è stata presa in modo errato.
• Diversità, assenza di discriminazione, correttezza: i sistemi di intelligenza artificiale devono prendere in considerazione tutte le capacità e le abilità umane, garantendo l’accessibilità a tutti.
• Benessere sociale e ambientale: i sistemi di intelligenza artificiale devono essere utilizzati per sostenere cambiamenti ambientali positivi e perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile[18].
• Responsabilità: devono essere adottati meccanismi di responsabilità nel riportare i dati e gli algoritmi utilizzati nei sistemi di intelligenza artificiale. Questo processo di valutazione consente di minimizzare eventuali impatti negativi (Supervisione umana: l’intelligenza artificiale deve essere al servizio dell’uomo e non deve invece ridurne, limitarne o fuorviarne l’autonomia; inoltre, non devono essere sviluppati sistemi che mettano a rischio i diritti fondamentali dell’uomo. La persona deve restare autonoma e in grado di supervisionare il sistema stesso.
• Solidità tecnica e sicurezza: gli algoritmi devono essere affidabili e sviluppati in modo tale che la sicurezza non venga messa in pericolo durante l’intero ciclo di vita del sistema.
• Privacy e governance dei dati: i cittadini devono sempre essere informati dell’utilizzo dei propri dati personali nel massimo rispetto della normativa UE sulla privacy per l’intero ciclo di vita del sistema che fa uso dell’intelligenza artificiale.
• Trasparenza: significa tracciabilità dei sistemi di intelligenza artificiale. Tutti i dati utilizzati, inclusi gli algoritmi, vanno documentati; solo così si potranno capire i motivi per cui, ad esempio, una decisione basata sull’intelligenza artificiale è stata presa in modo errato.
• Diversità, assenza di discriminazione, correttezza: i sistemi di intelligenza artificiale devono prendere in considerazione tutte le capacità e le abilità umane, garantendo l’accessibilità a tutti.
• Benessere sociale e ambientale: i sistemi di intelligenza artificiale devono essere utilizzati per sostenere cambiamenti ambientali positivi e perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile[18].
• Responsabilità: devono essere adottati meccanismi di responsabilità nel riportare i dati e gli algoritmi utilizzati nei sistemi di intelligenza artificiale. Questo processo di valutazione consente di minimizzare eventuali impatti negativi (https://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_artificiale)
Quante diavolerie si inventa l’uomo moderno: moderno??? Il primo a pensarlo fu Pascal anche se in forma molto abbozzata, è dal 1950 in poi che è scoppiata la frenesia
Questa la prima parte, altrimenti l’articolo sarebbe troppo lungo, la seconda alla prossima.
5 maggio 2023 Enrico Masucci
Che tanto ci stiamo estinguendo con l’inquinamento…