Devo ancora capire se quella dai Borboni fu vera liberazione o inganno e con quali mezzi economici i Savoia si decisero a iniziare l’invasione del sud (la guerra non fu mai dichiarata)!
i soldi nelle casse dei rispettivi governi erano di 20 milioni in quelle dei Savoia e di oltre 440 milioni in quelle dei Borboni e le guerre costano; i Borboni avevano una tecnologia militare nettamente superiore ma avevano un esercito mal organizzato e non preparato, rispetto a quella dei Savoia.
Le condizioni dei cittadini, scrivono gli storici non prezzolati, pare fossero migliori al sud che non al nord, si pensi solo al fatto che Napoli, tra le prime al mondo quando non era la prima, dotò le case di acqua corrente, gas e illuminazione; anche le condizioni lavorative ed il sistema sociale erano tra i più avanzati, allora che vanno “cercanno sti piezz’e fetienti?”
Tralasciamo le motivazioni di allora per concentrarci su quelle di oggi; che io sia contro la mafia credo di averlo dimostrato più volte, ma al contrario di Pif che ha insultato gli abitanti di Castelvetrano colpevoli di acquiescenza nei confronti di Matteo Messina Denaro, giustifico e difendo i siciliani e ne comprendo le ragioni. Una volta proclamata l’unità d’Italia, i Savoia misero subito le cose in chiaro, togliendo ogni speranza ai siciliani che entrarono nel regno italico; in primis costruirono a Fenestrelle in provincia di Torino un centro di “accoglienza” dei soldati Borboni dissidenti che a sua volta ispirò il Campo di concentramento di Auschwitz e al suo confronto il 41 bis è un parco giochi; dopo essersi incamerati i soldi borbonici e trasferito al nord i macchinari industriali del sud molto più all’avanguardia, emanarono il RDL 9 luglio 1864 con cui suddivisero i comuni in 5 classi a seconda degli abitanti. I primi 4, detti chiusi e presenti soprattutto al sud, pagavano la tassa sul macinato, la 5° era esentata dalle tasse e stranamente era presente solo al nord. Inutile dire che i benefici delle entrate andavano al nord, lasciando il sud nella più totale indigenza. È a quel punto che cosa nostra, rimasta unica protettrice dei deboli, si è erta a paladina degli interessi degli isolani.
Quale risposta dare a Pif? Ma vaffanculo tu
22 gennaio 2023 Enrico Masucci
Dimentichi che sciogliere bambini nell’acido merita più di un vaffa
sono d’accordo pure al ripristino della tortura in questi casi, ma è con i mafiosi che bisogna prendersela e non con i siciliani abbandonati dallo stato
Sono d’accordo
Beh che dire…… condivido ciò che hai scritto e ” AUSPICO ” che le persone comincino a riflettere sull’enorme differenza tra l’essere SICILIANI e l’ essere MAFIOSI e qui credo proprio che ancora non ci siamo!! L’unica cosa che si PUO’ addebitare ai siciliani L’OMERTA'” voluta o, indotta…..so ma non lo dico, vedo ma non lo dico…perché? Paura di ritorsioni? SI. Farsi amico e sottomettersi al Mafioso per sentirti al sicuro? SI….. cmq. grazie a Dio una percentuale bassa nella gente comune, quella che incontri tutti i giorni, quella che vorrebbe ma non sa come fare perché non capisce più chi è Colluso e chi No….drammatico, ma realtà! Come lo so? Io, seppure non siciliana vivo in Sicilia e…….. la realtà della gente comune fatta di brave persone la vedo quotidianamente.
Conosci la realtà meglio di me che sono di origini siciliane da parte di madre, ma non vivo lì. Da parte di padre sono napoletano: perfetto borbonico