MATTARELLA A LEI LA PAROLA, LUCE ILLUMINANTE

Quanti di noi aspettano la fine dell’anno per ascoltare il discorso augurale di buona fine e buon principio che ci comunica il nostro Presidente?
Io non vedo l’ora: quali illuminanti consigli ci darà? Chi rimbrotterà? Chi elogerà? Ma soprattutto quali verità ci elargirà?
Iniziaaaaaaa.
Parte con l’inno nazionale mentre io mi aspettavo di sentire giovinezza giovinezza, d’altronde è giusto, mica può rivolgersi solo ai giovani e noi chi siamo?
L’inizio è chiarificatore, anche nel 2022 ci sono state delle difficoltà, strano non se n’è accorto nessuno: ci sono stati i rincari delle risorse energetiche, ma siccome nessuno ha protestato fermamente, finché la barca va!
Eppure io penso che i primi a dover protestare dovrebbero essere i produttori, il maggiore aumento va quasi tutto alle accise, quella tassa su cui aveva puntato la Meloni per farne il suo cavallo di battaglia elettorale. Accordi presi?
Dopo continua con un elogio a tutti i parlamentari in generale che si sacrificano per il bene comune di noi italiani; sono i nostri eroi. Prosegue facendo gli auguri alla nostra costituzione che quest’anno compie 75 anni, proprio come me, e la definisce la nostra bussola che ci guida…se si potesse vede’.
Ha posto l’accento sull’aggressione russa agli ucraini, ma nessun accenno al fatto che 8 anni prima erano gli ucraini a massacrare il proprio popolo di egemonia russa in Crimea e Donbass. Che ne facciamo dei curdi, dei palestinesi, degli afgani, degli arabi, ecc.?
Su alcune cose non si può che condividerne l’attualità: in primis l’evoluzione della mentalità nell’assimilare il concetto che una donna possa essere un leader; secondo, l’ottica della politica deve essere guardata con la prospettiva futura, ma questo significa essere statisti e non travet della politica, ma all’orizzonte non vedo figure così capaci; terzo, investire nelle risorse guardando avanti e cioè cultura e ricerca.
Personalmente desidererei che si vivesse in modo più umano: la cibernetica aiuta in tante cose, ma ti relega ad un ruolo sempre più sedentario ed innaturale.
Per il resto mi sembra fuffa, non ci voleva lui a consigliarci di aprire l’ombrello quando piove ed a richiuderlo quando smette.
Buona fine presidente
6 gennaio 2023 Enrico Masucci

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11 Commentì

  • Gli anni passsti non lo sentivo mai. Quest’anno che l’ho visto sinceramente non mi ha entusiasmato. Piuttosto che guardare un po’ a destra e un po’ a manca, per farsi suggerire da due gobbi, sarebbe stato molto meglio se lo avesse declamato leggendolo su un foglio di carta.

    • quindi i contenuti importano meno della modalità di esposizione. dovrò cercarmelo su youtube per capire dove ha toppato!

  • Che privilegio raro e quale assoluta responsabilità, per noi e per gli altri, rappresenta la manifestazione del “libero” pensiero. La graffiante e chiara analisi di Enrico del messaggio presidenziale, apparentemente allineato agli schieramenti del c.d. “geo-political correct” , mi ha permesso di riflettere su come mi sarei espresso ,
    in ossequio ai principi costituzionali (specie in un messaggio che l’ordinamento giuridico definisce “numerus clausus” diretto a rafforzare l’unità dei cittadini ), in un messaggio così solenne. “In primis” mi sono interrogato sul livello di integrità personale raggiunta: l’impegno da profondere è immenso è ciò sollecita a impegnarmi sempre con maggior volontà . Poi, per deformazione professionale di mediatore, ho pensato alla importanza di non attribuire colpe, di non delegare la risoluzione dei problemi e di converso far di tutto per armonizzarli tentando di creare opportunità ( sapendo che messaggio

    proprio dietro al problema si cela un messaggio che sarà un elemento fondamentale per la soluzione ). E, ritornando al messaggio della massima carica , senza giudicare l’attuale approccio di chi afferma di stare nel giusto schieramento, di cui paradossalmente anche gli organi di garanzia costituzionale sembrano succubi, ho pensato che i tempi siano sempre più maturi per un modo alternativo di intendere e condurre la quotidianità. Uscire dall’approccio distruttivo, patinato di buonismo, del “mors tua vita mea” per prendere la via del ” vita tua vita mea” credo sia un lavoro splendido che si possa fare tutti insieme. Ma come ?
    Forse dall’aver compreso il senso e le finalità della nostra vita ? Proviamo, tutti insieme, ad assumerci sempre più la responsabilità delle vicende ( private e pubbliche), non solo strettamente personali, ma della comunità tutta. Approfondiamo e applichiamo i principi della nostra Costituzione repubblicana In essa penso potremo trovare i percorsi più luminosi del nostro lavoro individuale. Cio potrebbe aiutarci, non solo a costruire ricchezza equamente distribuita , quanto a trovare il percorso per immunuzzare l’incertezza del futuro. Per quello che la nostra coscienza ci consente, capacitiamoci fiduciosi che proprio le somministrazioni di paura e tensioni che ci giungono, ormai sovrapposte e parossistiche, dal contesto (in cui cerchiamo di soprav…vivere), ci porteranno a maturare scelte di vita sempre meno divisive . Capire che noi stessi quando giudichiamo il giusto , seppur inconsapevolmente, creiamo lo sbagliato , ostaggi della logica della condanna e delle pena, sarà il viatico per
    svolgere le nostre attività giornaliere, con con una visione , meno reattiva quanto accrescitiva e sempre meno separativa.

        • no parlavo del Sig. Carbone…
          mi trovo nella scomoda condizione di dover dire che non trovo senso nel suo scritto, la ridondanza e la beffa palese che percepisco dallo stile di scrittura mi impedisce di trovare un senso compiuto. chiedevo di renderlo piu alla portata delle masse perche non trovo comprensibile come in un mezzo di comunicazione conclamato si possa postare una risposta comprensibile da pochissimi… a questo punto a cosa serve la sezione commenti!?

  • Ciao Enrico! sono Mercoledì, ci siamo letti su altra piattaforma.
    mi permetto di commentare, nonostante non mi sento affatto all’altezza dei già presenti… ma ci provo, anzi…
    per lo più voglio esporti dei dubbi che mi stimola il tuo testo… creiamo un dialogo… lo farò quindi passo passo, prendendo i punti che mi sembra di dover sottolineare, di dover ribattere o di dover chiedere un chiarimento… ti chiedo a priori scusa per la mia scarsa grammatica e la possibilissima presenza di errori gravi in quanto sono fortemente dislessica e non propriamente di madre lingua italiana.

    “Quanti di noi aspettano la fine dell’anno per ascoltare il discorso augurale di buona fine e buon principio che ci comunica il nostro Presidente?”
    in realtà credo che sia una tradizione intrinseca della tua generazione. io o i miei coetanei difficilmente discutiamo di questo tema. lo imputo appunto all’età.

    “Io non vedo l’ora: quali illuminanti consigli ci darà?”
    io oserei immaginare consigli da nonno saggio ai nipotini per non fare arrabbiare i genitori… di quelli che tutti lo sanno da un pezzo ma che nessuno dice mai.

    “Chi rimbrotterà?”
    oddio data la sua carica credo che non rimbrotterà nessuno (premesso che lo traduco come un rimprovero velato) visto che la sua carica istituzionale gli impedisce di puntare il dito facilmente verso qualcuno. pena: addio la poltrona (so che non è facile ma è possibile)

    “Chi elogerà?”
    ma i cittadini! ovviamente i cittadini, non può puntare il dito verso il governo quindi non può neanche lodarlo, e quindi può solo dare delle gentili pacche sulle spalle ai bravi cittadini bambini nipotini.

    “Ma soprattutto quali verità ci elargirà?”
    nessuna, il suo lavoro non si basa piu dai tempi di Roma sulla verità

    “Parte con l’inno nazionale mentre io mi aspettavo di sentire giovinezza giovinezza, d’altronde è giusto, mica può rivolgersi solo ai giovani e noi chi siamo?”
    ma i giovani non lo guardano, per questo sceglie l’inno, instilla in voi sicurezza/spirito di abnegazione

    “L’inizio è chiarificatore, anche nel 2022 ci sono state delle difficoltà, strano non se n’è accorto nessuno: ci sono stati i rincari delle risorse energetiche, ma siccome nessuno ha protestato fermamente, finché la barca va!”
    si ma l’italiano medio si batte il petto piu per un calciatore che passa a miglior vita che per il figlio della vicina che si è spalmato sul selciato investito da qualche comodo in tesla

    Eppure io penso che i primi a dover protestare dovrebbero essere i produttori, il maggiore aumento va quasi tutto alle accise, quella tassa su cui aveva puntato la Meloni per farne il suo cavallo di battaglia elettorale.
    i produttori che alla fine fanno pagare all’utente finale tutto quello che è tasse dello stato?

    “Dopo continua con un elogio a tutti i parlamentari in generale che si sacrificano per il bene comune di noi italiani;”
    con i vitalizi e pensioni… stanno meglio di bruce wayne… e io che speravo elogiasse il popolo

    “Ha posto l’accento sull’aggressione russa agli ucraini, ma nessun accenno al fatto che 8 anni prima erano gli ucraini a massacrare il proprio popolo di egemonia russa in Crimea e Donbass. Che ne facciamo dei curdi, dei palestinesi, degli afgani, degli arabi, ecc.?”
    shhh non si chiede…. qualcuno direbbe “polpette per il sugo”

    “in primis l’evoluzione della mentalità nell’assimilare il concetto che una donna possa essere un leader”
    una donna come? ripeti dopo di me “sono una donna, una madre, cristiana” è importante sai… guarda caso parla di morale e tutto il papello di paroloni ma la sua vita privata è cosi esente da peccato? non credo ma vabbe chi sono io per giudicare…

    “secondo, l’ottica della politica deve essere guardata con la prospettiva futura, ma questo significa essere statisti e non travet della politica, ma all’orizzonte non vedo figure così capaci”
    le figure capaci possono anche esserci nella massa della melma… ma il problema è che devono mettersi nella suddetta melma a quattro zampe per fare la gavetta e lì o si sporcano o non fanno carriera, servirebbe eradicare la melma di fondo e impiantare la nuova generazione senza nessun contatto per poter notare la differenza che tu desideri.

    “terzo, investire nelle risorse guardando avanti e cioè cultura e ricerca.
    Personalmente desidererei che si vivesse in modo più umano: la cibernetica aiuta in tante cose, ma ti relega ad un ruolo sempre più sedentario ed innaturale.”
    non tutto è cibernetica… le protesi cominciano ora a essere cibernetiche e ci vorrà tempo prima che siano completamente interfacciate… non credere che all’utente finale tutto sia già pronto. le IA dipingono ma dietro c’è un’infinità di tempo e impegno di risorse umane nel processo di MACHINE LEARNING che precede l’uso di quella IA per disegnare o produrre altro.

    “Per il resto mi sembra fuffa, non ci voleva lui a consigliarci di aprire l’ombrello quando piove ed a richiuderlo quando smette.
    Buona fine presidente”

    come ti dicevo all’inizio. consigli da nonnino affettuoso ai nipotini per non far arrabbiare i genitori. quindi cose conosciute da tutti… che nessuno vuole sentirsi dire e che nessuno ha il coraggio/sfacciataggine di dire “nonno ma che c@tzo stai a dire?”

    in linea di massima mi trovi d’accordo con quanto dici… ci si aspetta di piu dalla carica massima (credo si dica cosi) dello stato…
    il punto è: cosa ci si può aspettare in termini di coerenza parole-fatti da questa carica? rappresenta lo stato!
    uno stato che da anni ormai non rappresenta piu i suoi cittadini. cittadini però scontenti, cittadini oziosi, l’italiano sta li e aspetta che gli si dia tutto xke a lui tocca avercelo, prima, meglio e impacchettato meglio…

    xke lo merita? NO! xke è italiano e cosi gli devi dare tutto… ma quei tempi sono finiti se effettivamente sono mai cominciati… l’italiano dovrebbe muoversi e invece resta fermo a commentare, dispiacersi, contrariarsi e battere i pugni sul tavolo, poi spegne la tele e si dice “massi tanto non cambia nulla” e se lo fa piacere…

    oppure un’altro modello è l’italiano che mette in tasca 1 euro piu del vicino di casa, si fa star bene di (passami il termine) buttarla in culo al prossimo per 1 solo singolo euro.

    ci sono tanti italiani e non tutti sono degni di puntare il dito allo stato, perche lo hanno messo loro quello stato in questa forma patetica.

    molto spesso mi è detto che la mia generazione è inetta… voi venite dal dopoguerra e siete cresciuti viziati a mio avviso (discorso generico, ti prego non cadermi nel personale) viziati da italiani che sono passati dal post conflitto quando veramente non si aveva nulla, attraverso una fase di sviluppo abbastanza veloce e bello, siete cresciuti con jeans e discoteche e “volemose bene” e tutto è legittimo e giusto.

    ma quanti si sono preoccupati della mia generazione? voi la pensione l’avete (chi ce l’ha) e noi? la nostra se la sono mangiata le persone che voi avete messo al loro posto. non questi dite? può darsi ma il sistema l’avete fatto proliferare voi.

    a noi resta un paese in ginocchio e non resta che scappare all’estero come molti della generazione tra la tua e la mia hanno gia fatto, ma anche prima della tua generazione stavamo esportando in america cosa nostra… per non andare a risalire ai conquistadores e colombo e magellano e tutti sti nomi difficili.

    cavoli ho fatto un commento sterile forse… buono e fine solo a se stesso forse, non saprei…

    alla fine della fiera direi che resta solo da fermare la macchina politica italiana in todo, ripulirla dalla mentalità bacata alla carlona e dal favoritismo secondo cui per 10 voti mi fai entrare mia figlia al comune e forse (sottolineo FORSE) c’è speranza. ma gli adulti non ascoltano mai i giovani, il che è divertente xke diciamo la stessa cosa con parole meno difficili eppure noi siamo da additare e voi da ascoltare… che cosa strana le relazioni umane.
    un bacio e scusa il caos dei pensieri, ma al volo sono stata capace solo di questo.

  • Concordo con l’ovvieta’ dell’analisi ma non lamentiamoci tanto: ricordiamo i banditi che abbiamo avuto in precedenza come Presidenti.
    Mattarello sembra diverso.

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