Nel precedente articolo la paura, ora passiamo al terrore: attualmente stanno studiando anche il modo di dotare i robot di sentimenti propri; al momento queste macchine sanno solo imitare i sentimenti umani, ma non sentirli. Ecco il senso dell’incipit dell’articolo che sto scrivendo, potrebbe veramente succedere quanto descritto. Se non sarà regolamentata la materia corriamo il rischio di auto estinguerci.
A voi piacerebbe sentirvi accusare di insensibilità da un pezzo di ferro che la sera, davanti alla televisione si commuove davanti ad una soap opera strappa lacrime? Un codice etico è più che necessario; non che non se ne sia parlato, la UE ha predisposto un documento in cui sono affermati alcuni valori:
• (https://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_artificiale)
Un mio coetaneo, Daniel Goleman, sostiene, al mio contrario (chi dei due è rincoglionito?), l’importanza dell’intelligenza emotiva, definendola “un’idea rivoluzionaria”; ma non è detto che tutte le rivoluzioni abbiano risvolti positivi. In periodo pandemico e post pandemico è fondamentale nella gestione delle emozioni, secondo lui.
L’emozione è il nuovo territorio di conquista dell’intelligenza artificiale.
Ma se la libertà umana non ha confini, non è detto che i traguardi raggiunti siano tutti legittimi; non lo vedo un sillogismo logico: mi sentirei violentato. Sostengo la superiorità dell’uomo sulla macchina (lo dico sottovoce, non vorrei che mi sentisse il frigorifero e mi accusasse di razzismo. Prima ho mandato a fare in culo alexa e mi ha risposto che non è carino da parte mia dire questo a lei. giuro)
FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE
17 MAGGIO 2023