Proseguo l’analisi dei “partitici”, direi che mancano i migliori:
Renato Brunetta ha ripreso il dicastero della riforma burocratica dove introdusse molte innovazioni, abrogando numerose leggi nella materia di sua competenza per rendere più snella la macchina statale. Risultato: che tutto cambi affinché peggiori; si, perché se prima la predetta macchina era lenta, dopo è diventata un bradipo. Presenze 72,49 assenze 22,58 missioni 5,02
Maria Stella Gelmini; probabilmente è ancora alla ricerca del tunnel dove corrono su e giù i neutrini e per questo se la batte con Di Maio a Zelig per il trofeo del politico più comico di sempre. 51,93 presenze, 13,49 assenze, 34,58 missioni
Per quanto riguarda gli altri, tralascio di proseguire l’analisi dettagliata: non ti curar di lor ma guarda e passa; l’unico di cui mi sento di spendere qualche parola è Di Maio. Nel precedente articolo ho scritto che, secondo la scala dei valori stilata da Sciascia, se Draghi lo avesse confermato agli esteri sarebbe stato un quaquaraqua. Essendomi informato sulla rilevanza di tale ministero, mi hanno tranquillizzato dicendomi che è una macchina autonoma ed il ministro non è che una semplice figura rappresentativa e poi gli stati conoscono Draghi; certo è che comunque non ci facciamo una bella figura.
Rivedendo la classifica di Sciascia che mi sembra essere di cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà, promuoviamo il premier di un gradino.
Passando all’analisi dei “tecnici” quello che mi preoccupa è la partecipazione a gruppi confessionali come comunione e liberazione o il Bilderberg, avrei preferito meno religione e più pragmatismo, soprattutto avrei preferito più coraggio estromettendo i partitici, aveva il coltello dalla parte del manico.
Nell’articolo precedente informavo che Draghi era l’autore del testo unico bancario, ma dopo di questo sono intervenute le disposizioni dei vari Basilea, anche se lui da governatore della BCE poteva fare qualcosa.
Il 30 di questo mese sarà presentato il programma del recovery found ed una cosa mi è piaciuta, il fatto che Draghi abbia messo a tacere i partitici che volevano riscriverlo, avocando a sé la responsabilità del progetto.
Adesso attendiamo i risultati.