È l’appello che sento sollevare molto spesso dagli schermi televisivi e dalle pubblicità occulte che i media inviano quotidianamente con subdoli messaggi mediatici.
Non sono un consumatore abituale di programmi televisivi che trovo fuorvianti e per questo evito di guardarli, anche per il taglio spettacolistico che molto spesso danno ad argomenti che meriterebbero più serietà nella loro gravità; nelle rare volte che vi assisto, noto un rilancio ed una difesa a favore del vaticano e della famiglia, intesa in senso tradizionale, quasi a livello di crociata.
A “i soliti ignoti” le vincite sono state devolute, tra gli altri, ad un’associazione gestita dai gesuiti e per questi “religiosi” ho già trattato in merito alla massoneria; nelle trasmissioni mattutine sono molto spesso trattati argomenti di natura religiosa o in altre, anche private (deve essere stato dato un ordine di scuderia) si tende ad esaltare il modello tradizionale, naturalmente uniti dai sacramenti o, al massimo, ma non è il più gradito, con rito civile. Il nucleo familiare innanzitutto e, salvo casi di violenza domestica, deve essere “imposto” il suo stampo esecrando chi vuole modificarlo, obbligando così, molto spesso, i componenti a vivere nella più avvilente ipocrisia.
Una sterzata confessionale targata Draghi.
Anche sulla religione ho espresso il mio pensiero nell’apposita sezione del blog ed insisto col dire che fino a che non ci libereremo, prima di tutto mentalmente, del vaticano, difficilmente riusciremo ad impostare una società basata realmente sulla parità dei diritti e sull’equità sociale, non discriminante e rispettosa delle diversità individuali.
Nonostante in secoli di storia si sia reso protagonista dei più efferati delitti, ancora moltissime persone credono nell’istituzione papale; non è stato sufficiente smascherare la truffa del potere temporale attraverso il falso atto di donazione di Costantino (eravamo nel medio evo e Lorenzo Valla non poteva certo avere seguito), o, più recentemente, la scoperta che la sacra sindone può risalire al massimo al 1400, oppure che Erode, che ordinò la strage degli innocenti per eliminare il figlio di Dio, era morto 4 anni prima della nascita di Cristo (se realmente esistito).
Che dire poi degli innumerevoli casi di pedofilia maturati in seno alla chiesa: è normale che in una grande comunità possano trovarsi mele marce, ma la colpa peggiore è dell’istituzione che li ha protetti finché ha potuto.
Sono curioso di verificare come si sono evoluti i popoli “senza Dio”