In tremila anni di vita, Napoli di cose ne ha da raccontare. Ai cumani il merito di aver scoperto la collina di Pizzofalcone da cui si dipartì la città che divenne una megalopoli tra le più grandi in Europa nel XII secolo. Prima dell’attuale nome, i cumani l’avevano battezzata Parthènope per poi distruggerla, almeno secondo la leggenda; il nome di Napoli (da nea polis ovvero nuova città) fu adottato alla fine del VI secolo
Piacque talmente tanto che ci son passate quasi tutte le culture esistenti: greci, romani, eruli, ostrogoti, bizantini, normanni, svevi, angioini, austriaci, francesi, spagnoli e chi più ne ha più ne metta (ammazza che mignotte le nostre ave).
Però la parte più interessante della storia, parte dall’unità d’Italia; prima di allora Napoli era una civiltà illuministica che ebbe un grande sviluppo economico e sociale, specie sotto i Borboni.
A loro si devono iniziative innovative uniche al mondo, quali?
1. Nell’anno 1000 prima donna medico della storia, Trotula De Ruggiero
2. Nell’anno 1200 prima università di medicina in occidente
3. Nell’anno 1300 nascita delle prime banche
4. Nell’anno 1500 costruzione dell’ospedale degli incurabili, primo ospedale moderno
5. Nell’anno 1700 edificazione del teatro San Carlo di Napoli, il più antico al mondo
6. Primo esempio di walfare con l’albergo dei poveri
7. prima cattedra di economia al mondo
8. Primo codice marittimo al mondo
9. Primo regolamento antisismico al mondo
10. San Leucio, primo polo industriale, a sistema socialista, per tecnologia avanzata
11. Nell’anno 1800 primo museo mineralogico d’Italia
12. Nell’anno 1800 primo ospedale psichiatrico d’Italia
13. Primo osservatorio astronomico d’Italia
14. Prima ferrovia d’Italia, la Napoli Portici
15. Prima illuminazione, prima a gas poi elettrica, in Italia
16. Napoli, prima città al mondo a dotare le case di acqua corrente
Mi fermo qui, ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo; per inciso al momento dell’unità d’Italia, le casse dei Borboni avevano circa 440 mln contro i 20 mln dei Savoia: a chi è convenuto unire l’Italia?
Riprendiamo fiato e continueremo la prossima volta, sperando con un ritmo più scanzonato, altrimenti sai che palle
5 novembre 2022 Enrico Masucci