Quando si parla del vaticano non si possono fare affermazioni nette in quanto non esistono documenti depositati negli archivi dello stato italiano ma in quelli vaticani e questi sono custoditi da grande segreto omertoso. Quando però gli indizi sono numerosi certi precisi e concordanti, qualche illazione si può avanzare.
Per completare il quadro storico della precedente puntata, voglio ricordare, tra gli altri, mastro Titta “er boia” dello stato pontificio che andò in pensione con una rendita di 30 scudi, come Giuda: 30 denari. Nella sua carriera eseguì 514 sentenze, non considerandone altre due, una perché il condannato fu fucilato e l’altra perché impiccato e squartato dal suo aiutante.
Ma non tralasciamo le guerre dei crociati, la santa inquisizione con i suoi innumerevoli morti, la quasi totalità accusati di eresia, tra cui Giordano Bruno e Galileo Galilei, quest’ultimo torturato e condannato al carcere a vita per aver “insinuato” che la terra gira intorno al sole.
Veniamo direttamente ai giorni nostri, altrimenti non basterebbe quanto mi resta da vivere, vaticano permettendo, per scrivere su ogni delitto “cristiano”, intendendosi per tali il secolo passato e quello attuale.
Quando si parla di atti terroristici, la mente va subito al terrorismo islamico, quello delle torri gemelle fu il più eclatante ma anche gli altri non hanno avuto minor risonanza: gli attentati di Parigi a Charlie Hebdo, il giornale satirico che ironizzò su Maometto, oppure l’attentato multiplo, sempre a Parigi, del 13 novembre 2015, al teatro Bataclan, allo stade de France ed a tre ristoranti Parigini: risultato 130 morti; la strage di Nizza con 87 morti e così tanti altri. Possiamo dire che hanno il primato? Macché, quisquilie, pinzillacchere.
Come scritto nel precedente articolo, da un rapporto dell’FBI che ha analizzato il periodo 1980 – 2005, gli atti di terrorismo islamico rappresentano solo il 7% scarso del totale degli attentati in USA.
La classe non è acqua, i cattolici hanno sbaragliato gli avversari, rispondendo:
Con il massacro dei Tutsi (i Watussi), 800.000 morti circa, grazie al braccio armato degli Hutu (pigmei di media altezza) e con la collaborazione di vescovi e preti locali, da sottolineare la piena conoscenza del fatto da parte delle alte gerarchie vaticane.
Carla Del Ponte, incaricata dal tribunale internazionale di fare giustizia, accusò il vaticano di ostruzionismo alla estradizione degli accusati tra cui padre Wenceslas Munyeshyaka, ritratto più volte brandendo una pistola e colluso con le milizie Hutu.
In Uganda l’Esercito di Resistenza del Signore, un esercito di guerriglieri ultra-cattolici impegnati nella ribellione armata al governo del 2005 si è resa responsabile direttamente di un numero imprecisato di omicidi (tra i 5.000 e i 20.000) e dell’esodo in fuga di oltre 300.000 persone. Accusati di crimini contro l’umanità, compresi massacri, rapimenti, mutilazioni, torture, stupri, messa in schiavitù a fini sessuali. Il movimento religioso guidato da Joseph Kony si auto-dichiara fondamentalista cristiano, contro l’Islam a favore della creazione di una teocrazia basata sui Dieci Comandamenti.
I massacri dei Cristiani anti-Balaka in centro Africa del Febbraio 2014 che Amesty International ha denunciato con forza le milizie composte da cristiani ed animisti anti-Balaka dove in Africa centrale sta massacrando la minoranza musulmana dello Stato di Centr’Africa. Nel solo mese di gennaio le vittime stimate sono oltre 1.000, ma alla fine dei conteggi del conflitto che dura ormai da anni le vittime saranno presumibilmente decine di migliaia.
E non finisce qui-Alla prossima.