Mi sono chiesto se, oltre ai tre blocchi “sponsorizzati”, ci fosse la possibilità di votare qualcun altro che dicesse cose diverse da quelle che dicono gli ortodossi. Sperando di trovarne almeno uno, ho cercato se sono presenti altri partiti; eureka, ne ho trovati più di 30, tra coalizzati (ma tutti alcolizzati, secondo me) e no ed io che mi lamentavo della penuria di idee; in totale 5.558 candidati per 600 posti, neanche fosse un concorso per spazzini (ah già, la mondezza è presente). Vediamo come sono formati: la coalizione del centro destra, quella di centro sinistra, quella di centro che io considero componente di quella di prima, quelli di sinistra, che si stanno coalizzando nell’unione popolare, uno che corre da solo. Non chiedetemi il numero esatto, ho letto più articoli che avevano la presunzione di essere precisi e tutti danno numeri diversi: la matematica non è un’opinione, per cui sono più di trenta, ad occhio e croce e salvo errori od omissioni. Tra i candidati manca Bersani, evidentemente non gli va più di smacchiare i giaguari o pettinare le bambole, ma tutti i presenti sono fermamente convinti dell’appartenenza al partito, come il passato dimostra.
Lo slogan di questo blog è “la capacità di cambiare è la misura dell’intelligenza” ed in questo parlamento e probabilmente nel prossimo siederanno sullo scranno molti geni. Dall’inizio della legislatura ad oggi, secondo Openpolis, un terzo dei parlamentari ha cambiato casacca (85 senatori e 214 deputati) anche più volte, ma comunque inferiori a quelli della precedente che furono 569.
Possiamo essere sicuri che chi voteremo porterà fino in fondo le idee esposte nel programma elettorale.
Votate per chi volete, ma votate
14 settembre 2022 Enrico Masucci