VOTO, ESCO ALLO SCOPERTO! 7

Avete riposato abbastanza con l’articolo sulla musica, è ora di tornare a tormentarvi con la politica
Mi arrendo alle tante richieste che mi arrivano per sapere chi voterò. È il momento di dichiararmi spiegandone i motivi.
Come vi ho detto, lo farò non tenendo conto delle parole elettorali ma dei fatti. Se ci basiamo sulle prime, bisogna fare molta attenzione, i politici sono maestri dei sofismi; prendo l’esempio della Meloni che durante un comizio, credo a Bologna, è stata interrotta da un simpatizzante arcobaleno salito sul palco per rivendicare la parità dei diritti dei “diversi”. Lei ha controbattuto dicendo che il bello della democrazia era che ognuno poteva avere la propria opinione e che tutte dovevano essere rispettate. Ha però tralasciato un piccolo particolare, se lei andrà al potere negherà giuridicamente i diritti degli omosessuali.
La democrazia è rispetto della libertà di un individuo fino a che questa non lede la libertà di un altro; se viene riconosciuto il diritto a regolare civilmente le unioni omosessuali, non mi sembra che saremo costretti a sposarci con persone del nostro stesso sesso, il loro diritto non lede il mio; viceversa se non sarà riconosciuto tale diritto, sarà leso il loro. Chi ha seguito il dibattito abbagliato dalle parole, avrà pensato che la Meloni è democratica, ma così non è, i fatti lo dimostrano.
Letta ha cambiato strategia elettorale (sbagliando, secondo me) impostandola sul piagnisteo di un quadro apocalittico se vincerà la destra: anche in questo caso non è così e farebbe meglio a spiegare agli elettori il proprio programma politico confrontandolo con quello degli altri partiti.
Votando il gruppo del gatto e la volpe darei un appoggio a Letta (non a caso ho considerato il terzo polo fiancheggiatore della sinistra) e secondo me è stato creato ad hoc perché è vero che toglie voti a sinistra, ma non fanno male, mentre toglie i voti ai moderati della destra e dei 5 stelle e quelli fanno male.
Gli altri? Paragone è una barzelletta, la sinistra disunita? è un voto a perdere.
Mi sono già chiesto che male avessimo fatto per avere una classe politica così scarsa sia politicamente che intellettivamente, buona per eseguire ordini di altri e se il fatto fosse casuale.
Ripercorrendo mentalmente la nostra storia dagli anni 70 in poi, tanto casuale non mi appare.
In quegli anni furono emanate leggi che consentiva agli statali di andare in prepensionamento; ovviamente chi ne approfittò furono quelli bravi che, oltre a prendere la pensione, potevano svolgere un lavoro indipendente e guadagnare di più. Chi rimase furono quelli meno bravi da cui i giovani neo assunti in sostituzione di quelli pensionati apprendevano come lavorare (male). Negli anni 90 fu smantellato l’apparato politico con Di Pietro, magistrato scelto (da chi?) per la sua perseveranza, ma con qualche cadavere nell’armadio che avrebbe permesso di eliminarlo alla bisogna; furono chiuse le scuole politiche quali quella di Ariccia, che insegnava a fare politica e magari a diventare statisti, il resto viene di conseguenza. Iniziarono a farsi strada i portaborse dei politici esautorati, per poi lasciare il passo ai travet della politica che al grido di “all’assalto miei frodi” hanno conquistato, per altri, il parlamento. Chi ha voluto tutto questo? Non penso in Italia, vado a rileggermi gli articoli sul bilderberg per cercare una risposta.
Andando a votare so di non votare un politico valido (di statisti nemmeno a parlarne, forse l’unico in questo frangente si è dimostrato Draghi dimettendosi e spiazzando i suoi delatori) ma qualcuno da cui so cosa mi aspetta, non rispetto la politica ma rispetto me stesso; ma questa è l’attuale legge elettorale, espressione delle segreterie dei partiti.
Mi auguro che venga rivista tale legge ed il suo regolamento affinché i candidati siano espressione del popolo, nel frattempo continuerò a battermi, con i miei limitati mezzi, per dare ai nipoti (ormai non posso parlare più di figli, anche loro tagliati fuori dalla speranza immediata) un futuro più sereno.
Votate gente, votate, chi vi pare ma votate

18 settembre 2022 Enrico Masucci

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By emasucci

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